The beginning of an adventure is always a vertigo , a void that opens our soul to make room for new parts of us and transform us into something else, allow us to achieve unexpected awareness, acquire new skills, deal with unknown fears and discover us stronger, but also recognize new fragility that will make us more soft and cozy .
The ‘ moment in which we discover or confirm to ourselves expecting a baby
It is surely one of the greatest adventures life can give us , is a great joy but also a time suspended , the long breath before the plunge : to create a ritual that exorcise the wait, can in a sense avoid ” panic ” .
The baby shower is a time for play, but party is ‘ also the place , the ritual through which the female figures close to the wall to make mother anxiety , uncertainties , fears that necessarily accompany this great change in the life and body of a woman , the sitting around , filling it with sweets and little gifts for her: ” you will not be alone, we will be here ”
There is something archaic and certainly this powerful rally around the expectant mother because the child is not celebrated , although often the gifts are related to the basic needs of the unborn child , is celebrated more deeply her femininity , the ability to create life , and the courage and love that each woman brings into play in wearing comfortable shoes and walk along this amazing journey .
It can not be that “women of his clan ” to whisper words of encouragement, drive out with laughter and irony bad luck , remind her of her power, the strength of our songs …
We are a company focused on ourselves, baby shower takes us back in time , to the fundamental role of extended families in which there were always mothers, aunts, cousins , ready to dispensar advice , give ointments for the body and for the soul , recite prayers to whisper … a rite , pagan, wonderfully magical.
Then you , sit around your sister , your best friend, porgetele a cup of tea , with attention to every detail, flowers, sweets, small thoughts of love and hope and good laugh, because you are celebrating yourself , too, celebrated a deep bond that binds every woman to the universe.
Photos courtesy of Stefano Santucci.
L’inizio di un’avventura é sempre una vertigine, un vuoto che si apre nella nostra anima per far spazio a nuove parti di noi e trasformaci in qualcos’altro; permetterci di raggiungere inaspettate consapevolezze, acquisire nuove competenze, confrontarci con paure sconosciute e scoprirci più forti, ma anche riconoscere nuove fragilità che ci renderanno più morbide, accoglienti.
L ‘attimo in cui scopriamo o confermiamo a noi stesse di aspettare un bambino
È sicuramente una delle più grandi avventure la vita ci possa regalare, è una grande gioia ma anche un tempo sospeso, il lungo respiro prima del grande salto: creare un rituale che esorcizzi l’attesa, può in un certo senso scongiurare “il panico”.
Il baby shower è un momento di gioco, di festa ma è’ anche il luogo, il rituale, attraverso cui le figure femminili vicine alla madre fanno muro alle inquietudine, alle incertezze, alle paure che necessariamente accompagnano questo grande cambiamento nella vita e nel corpo di una donna, le si siedono intorno, riempendola di dolci e piccoli regali per dirle :” non sarai sola, noi saremo qui”
Ha qualcosa di arcaico e sicuramente potente questo stringersi intorno alla futura madre perché non si festeggia il bambino, anche se spesso i regali sono legati alle prime necessità del nascituro, si celebra più profondamente la sua femminilità, la capacità di generare la vita, e il coraggio e l’amore che ogni donna mette in gioco nell’indossare scarpe comode e incamminarsi in questo lungo straordinario viaggio.
E non possono essere che le “donne del suo clan” a sussurrarle parole di incoraggiamento, scacciare con il riso e l’ironia la cattiva sorte, ricordarle il suo potere, la forza dei nostri canti…
Siamo una società concentrata su noi stessi, il baby shower ci riporta indietro nel tempo, al ruolo fondamentale di famiglie allargate in cui c’erano sempre madri, zie, cugine, pronte a dispensar consigli, porgere unguenti per il corpo e per l’anima, recitare preghiere a fil di voce…un rito propiziatorio, pagano, meravigliosamente magico.
Allora si, sedetevi intorno a vostra sorella, alla vostra migliore amica, porgetele una tazza di the, curate ogni dettaglio, i fiori, i dolci, piccoli pensieri d’amore e di buono auspicio e ridete, perché state celebrando voi stesse, anche, celebrate un legame profondo che lega ogni donna all’universo.
Photos courtesy of Stefano Santucci.